di Alberto Senatore
A Sua Santità Papa BENEDETTO XVI, presso la Santa Sede Città del Vaticano - ROMA - ITALIA
Caro Pontefice,
sono Alberto Senatore, classe 1964, sposato felicemente e padre di due figli. Le scrivo, dopo aver letto il programma ufficiale della sua prossima visita apostolica nell’isola di MALTA, in occasione del 1950esimo anniversario del naufragio di San Paolo. Essendo un credente cristiano, ho la santa abitudine di leggere la Bibbia, di conseguenza sono andato a rileggere proprio l’avvenimento di cui sopra: il naufragio di Paolo. La mia attenzione è stata attirata dalle circostanze che provocarono il naufragio della nave su cui Paolo era imbarcato.
ATTI degli APOSTOLI - capitolo 27
13 Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, convinti di potere ormai realizzare il progetto,
levarono le ancore e costeggiavano da vicino Creta
14 Ma dopo non molto tempo si scatenò contro l’isola un vento d’uragano, detto allora <<>>
15 La nave fu travolta nel turbine e, non potendo più resistere al vento,
abbandonati in sua balia andavamo alla deriva.
18 Sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno seguente cominciarono a gettare a mare il carico;
19 il terzo giorno con le proprie mani buttarono via l’attrezzatura della nave.
Leggendo mi sono fermato a pensare alla reazione di coloro che erano sulla nave. Tutti coloro che erano imbarcati sulla nave, il comandante, il pilota, l’equipaggio, i soldati romani, i prigionieri, tutti erano pienamente consapevoli che ormai erano in balia della tempesta. Ho immaginato la preoccupazione, la paura, la rassegnazione, la disperazione di chi capisce che è finita, e sa che non c’è nessuna possibilità di salvarsi. Ciò nonostante, fanno quello che possono per non affondare; alleggeriscono la nave. Gettano a mare il carico e buttano via le attrezzature della nave. Pensando alla tempesta che sballottava la nave di Paolo, mi è risaltato subito un parallelo con la tempesta che la Chiesa Cattolica sta attraversando in questo tempo, provocata dallo scandalo sulla pedofilia clericale. Paragonando la Chiesa Cattolica, alla nave e quindi Sua Santità al comandante della nave, mi è nata una domanda: Ma il Comandante della Chiesa Cattolica, sta alleggerendo la sua nave? Riflettendo sul carico e sulle attrezzature della Chiesa Cattolica, mi permetto, umilmente, di dare un consiglio a Sua Santità: sarebbe opportuno, anzi vitale per la sopravivenza della Chiesa Cattolica, che Lei desse subito l’ordine di alleggerire la nave. Confrontando il vostro carico e le vostre attrezzature, con le Sacre Scritture, ho individuato, a mio modesto parere, le cose che dovreste immediatamente gettare dalla nave. Ed è proprio San Paolo, che Le viene in aiuto, infatti l’apostolo, proprio 1950 anni fa, aveva già stabilito le regole d’imbarco e di navigazione, per la flotta delle navi Cristiane. L’apostolo Paolo, ha lasciato scritto in modo chiaro e semplice, le cose che non dovevano essere imbarcate sulle navi
battenti bandiera Cristiana.
dalla PRIMA EPISTOLA dell’ APOSTOLO PAOLO a TIMOTEO capitolo 3
REQUISITI per l’EPISCOPATO
1 E’ degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all’episcopato, desidera un nobile lavoro.
2 Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta C.E.I.
sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,
2 Bisogna infatti che l’episcopo sia irreprensibile, marito di una sola moglie PAOLINE
2 Un pastore deve essere un uomo buono, fedele alla propria moglie, INTERCONFESSIONALE
3 non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro.
4 Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità,
5 perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio ?
Questa indicazione di Paolo riguarda la condizione familiare del sacerdote cristiano, che deve essere sposato, e deve anche dimostrare di saper gestire la sua famiglia con decoro e ordine. Questo requisito per l’apostolo Paolo era fondamentale, quindi l’obbligo al celibato, che è l’esatto contrario, essendo opposto alle direttive cristiane, riportate nella Bibbia, è un carico da alleggerire. Mentre per le attrezzature dobbiamo esaminare le indicazioni di Gesù, il Comandante per eccellenza.
EVANGELO SECONDO MATTEO capitolo 15
3 Ed egli rispose loro: <<>
In fede, Alberto Senatore - via De Cataldis 29, Giffoni Valle Piana - ( Salerno ).
GIFFONI - la città del FILM FESTIVAL PER RAGAZZI
Commenti
da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
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