L'ufficio centrale elettorale della Corte d'Appello di Bari ha proclamato ufficialmente presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. In un'aula affollatissima erano presenti familiari, amministratori locali, dirigenti di partito e tanti giornalisti. Nella nuova giunta regionale è stata rispettata in pieno la parità di genere. Non era mai successo prima per una giunta regionale in Italia. Questa linea politica è stata voluta espressamente da Nichi Vendola alla vigilia delle nomine che ha scelto per la sua squadra 7 donne e 7 uomini. La vicepresidente è una donna. Sette sono gli assessori interni e sette gli esterni. Tutto ciò ha creato contrasti con il Partito democratico pugliese assetato di poltrone e denaro. Anche l'Italia dei valori è rimasto scontento. Questo è stato il commento a caldo del rieletto Nichi Vendola.
''Credo che questa cerimonia nella sua sobrieta' - ha commentato Nichi Vendola - sia indicativa del fatto che condividiamo i valori di una democrazia matura. Rispettiamo il responso elettorale, ci combattiamo tra schieramenti e personalita' pubbliche ma rispettandoci come individui. La stretta di mano e l'abbraccio tra me e' il mio antagonista Rocco Palese e', se posso sottolinearlo, la dimostrazione di una traccia di lavoro".
"Dobbiamo essere netti, anche talvolta duri - ha proseguito Nichi Vendola- nella contrapposizione ideale e programmatica. Dovremmo essere sempre insieme concordi nel salvaguardare i valori fondamentali della vita delle persone, essere in grado di rispettare i nostri avversari e di capire quanto e' importante il contributo e la ricchezza di chi ci contrasta e di chi non la pensa come noi puo' portare alla vita democratica".
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